Comunicato Ministeriale 28 giugno 2021

Elenco delle piattaforme in dismissione mineraria – 2021

DIREZIONE GENERALE INFRASTRUTTURE E SICUREZZA SISTEMI ENERGETICI E GEOMINERARI

D.M. 15/02/2019 recante “Linee guida nazionali per la dismissione mineraria delle piattaforme per la coltivazione d’idrocarburi in mare e delle infrastrutture connesse”

Per la dismissione delle piattaforme a mare e delle infrastrutture connesse si applica il Decreto del 15 febbraio 2019 adottato dal Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 57 dell’8 marzo 2019, recante “Linee guida nazionali per la dismissione mineraria delle piattaforme per la coltivazione di idrocarburi in mare e delle infrastrutture connesse”.

Tali Linee Guida stabiliscono le procedure, comprensive dei tempi e delle modalità da seguire, per la dismissione mineraria o per l’eventuale riutilizzo delle piattaforme e delle infrastrutture connesse già utilizzate per la coltivazione da giacimenti di idrocarburi esauriti o comunque non utilizzabili, o non suscettibili di assicurare ulteriormente produzione in quantità commerciale nell’ambito delle concessioni minerarie.

L’art. 5 delle Linee Guida prevede, nello specifico, al comma 1 che “le società titolari di concessioni minerarie comunicano entro il 31 marzo di ogni anno l’elenco delle piattaforme i cui pozzi sono stati autorizzati alla chiusura mineraria e che non intendono utilizzare ulteriormente per attività minerarie […]”. La DGISSEG, previo parere tecnico rilasciato dalla Sezione UNMIG competente, valuta se nell’elenco ricevuto sono inserite piattaforme e infrastrutture connesse delle quali le condizioni strutturali e degli impianti possano consentire il riutilizzo, e, acquisiti i pareri dei competenti Uffici del Ministero per la transizione ecologica (DGCreSS) e del Ministero della cultura per gli aspetti di rispettiva competenza, pubblica sul BUIG e sul proprio sito web, entro il 30 giugno di ogni anno, l’elenco delle piattaforme e infrastrutture connesse in dismissione mineraria che devono essere rimosse secondo le procedure previste dalle stesse Linee Guida. Nell’elenco predetto, sono altresì indicate, ferme le valutazioni dei competenti uffici del MITE (ex MATTM) e del Ministero della cultura, le piattaforme e le infrastrutture connesse che, a seguito della verifica prevista, possono essere riutilizzate.

Per le piattaforme indicate come da dismettere nel predetto elenco, le società titolari delle concessioni sono tenute a presentare istanza per l’autorizzazione alla rimozione entro 10 mesi dalla data di pubblicazione dell’elenco medesimo, mentre per le piattaforme indicate come suscettibili di usi alternativi, le società o enti interessati al riutilizzo possono invece presentare istanza di  riutilizzo entro 12 mesi dalla data di pubblicazione dell’elenco; tale istanza è pubblicata sul BUIG del mese successivo alla data di presentazione. Qualora (decorsi i predetti 12 mesi dalla data di pubblicazione dell’elenco contenente le piattaforme che, a seguito della verifica prevista, possono essere riutilizzate) non vi fosse alcuna manifestazione di interesse per l’uso alternativo delle piattaforme in elenco, l’operatore titolare della concessione ha 10 mesi di tempo, dallo scadere del termine per la presentazione del progetto di riutilizzo, per depositare l’istanza di relativa rimozione.

Ciò premesso, si richiama che nell’ultimo Elenco delle piattaforme e infrastrutture da rimuovere senza possibilità di riutilizzo, aggiornato nel BUIG – Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse – Anno LXV N. 5 – 31 Maggio 2021, sono presenti le piattaforme ADA 3, AZALEA A e PC 73; mentre nell’Elenco delle piattaforme e infrastrutture da dismettere minerariamente ma con possibilità di riutilizzo con scopi diversi dall’attività mineraria di estrazione di idrocarburi sono riportate le piattaforme ARMIDA 1 e REGINA 1 essendo state valutate in precedenza ammissibili al riutilizzo, e, allo stato attuale, sono ancora in corso i 12 mesi per la presentazione di eventuali istanze, con scadenza al 31/07/2021; scaduti detti termini, senza la presentazione di alcun progetto per uso alternativo, anche queste seguiranno i termini per la relativa dismissione.

Entro il 31/03/2021 è invece pervenuta in adempimento dell’art. 5 comma 1 del D.M. 15/02/2019, la comunicazione della società ENI S.p.A. di cui alla nota prot. n. 297/DICS del 30/03/2021 (agli atti con prot. 9945 del 31/03/2021), con la quale la società riporta nell’elenco delle strutture i cui pozzi sono stati autorizzati alla chiusura mineraria, la piattaforma “VIVIANA 1” afferente alla concessione: B.C5.AS. (con autorizzazione alla chiusura pozzi prot. 4387 del 26/02/2020), completata dei relativi allegati ex art. 6 del D.M. ricevuti in data 12/04/2021 (agli atti con prot. 11117 del 12/04/2021).

Nella comunicazione predetta del 30/03/2021 la società ha inoltre informato questa Direzione che per le piattaforme “Ada 2” e “Ada 4” erano in corso di finalizzazione gli iter autorizzativi per la chiusura mineraria dei pozzi Ada 2 dir e Ada 4 dir insistenti sulle relative piattaforme monotubolari Ada 2 e Ada 4 installate nella concessione mineraria A.C9.AG, e che nello stesso mese di marzo aveva inoltre richiesto la chiusura mineraria per i due pozzi relativi alle omonime piattaforme monotubolari Jole 1 e Fabrizia 1, entrambe istallate nella concessione B.C21.AG. Per quanto sopra, le piattaforme “Ada 2”, “Ada 4”, “Jole 1” e “Fabrizia sono state al momento escluse dall’attuale procedura di dismissione in quanto per le stesse non erano stati ancora conclusi al 31/03/2021 gli iter autorizzativi della chiusura mineraria dei relativi pozzi, come richiesto espressamente dal comma 1 dell’art. 5 del D.M. 15/02/2019.

Sulla base del parere tecnico della Sezione UNMIG dell’Italia Centrale di questa Direzione Generale rilasciato ai sensi del comma 2 dell’art. 5 del D.M. 15/02/2019 con nota agli atti prot. ingresso 15215 del 14/05/2021, nel quale viene rappresentato che: “Per quanto attiene la piattaforma “VIVIANA 1”, tenuto conto delle informazioni acquisite, non si ravvisano elementi ostativi alla possibilità di valutare la fattibilità di progetti per il suo riutilizzo anche per attività diverse da quella mineraria, sempreché appropriate e compatibili con le caratteristiche della struttura. Appare utile evidenziare lo stato della piattaforma riscontrato durante l’ispezione del 2017, con particolare riferimento al fenomeno della corrosione/ossidazione. Ad ogni buon conto si sottolinea il fatto che, al momento, la piattaforma viene utilizzata dalla Società Eni nell’ambito del progetto PON PLACE.”;

Tenuto conto dei pervenuti pareri di competenza emessi ai sensi del comma 3 dell’art. 5 del D.M. 15/02/2019 rispettivamente:

– dalla Divisione V della Direzione generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo (DGCreSS) di questo Ministero, agli atti con prot.18540 del 11/06/2021, che rappresenta “La Piattaforma “Viviana 1” presenta un discreto stato di conservazione, da quanto si apprende dalla documentazione visionata e dal parere espresso dall’UNMIG dell’Italia Centrale. Per quanto riguarda l’interferenza con aree marine protette, aree marine di pregio ambientale quali le Aree umide tutelate dalla Convenzione di RAMSAR, le Aree della Rete Natura 2000, le aree marine protette, le aree IBA presenti lungo la costa si rileva che le stesse non sono disturbate dalla presenza della piattaforma poiché questa è posta sempre ad una distanza maggiore di 3 km. Sulla base di quanto sopra si ritiene che vi sia la possibilità di riutilizzare la piattaforma “Viviana 1” anche per scopi diversi da quello minerario, tenuto conto anche del fatto dell’attuale inclusione di tale struttura nell’ambito del progetto di ricerca industriale e sviluppo industriale finanziato dal MIUR, denominato “PON PLACE”. Quanto sopra fatto salvo l’acquisizione delle autorizzazioni e nulla osta in materia ambientale nonché di tutte le misure di sicurezza delle persone e delle cose necessarie al fine della realizzazione del progetto in questione.”

– dal Ministero della Cultura (DG Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – ABAP), agli atti con prot.18299 del 09/06/2021, che esprime le seguenti valutazioni in merito al riutilizzo della piattaforma Viviana 1: -“Qualora la procedura in argomento per l’inserimento della Piattaforma Viana 1 nell’elenco di cui all’art. 5 del DM 15/02/2019 sia finalizzata all’elaborazione di un progetto di riutilizzo integrativo rispetto a quanto già realizzato e sempre nell’ambito del progetto PON PLACE, da sottoporre alla valutazione delle competenti Amministrazioni ai sensi dell’art. 8 del DM 15/02/2019, non si ravvisano motivi ostativi per l’inserimento in elenco, fatte salve le valutazioni di competenza circa la compatibilità di tale progetto con la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, anche rispetto agli eventuali effetti cumulativi con altre strutture esistenti, e a condizione che, come anche richiamato dalla competente Soprintendenza ABAP, e in coerenza con quanto disposto dal comma 8, art 8, del DM 15/02/2019, al termine di tali attività le strutture siano rimosse e siano realizzate le opportune azioni per il ripristino dello stato dei luoghi. – Qualora, invece si intendesse iscrivere la Piattaforma Viviana 1 nel registro di cui sopra per prevedere un utilizzo differente da quello minerario a valle del progetto PON PLACE, ovvero successivamente al 2024, anno in cui si prevede la sua conclusione, si ritiene più opportuno che l’eventuale progetto di riutilizzo, da presentarsi ai sensi del DM 15/02/2019 entro dodici mesi dall’iscrizione della piattaforma nello specifico elenco, consideri dal punto di vista ambientale e paesaggistico, nonché delle condizioni della struttura stessa, un quadro aggiornato al periodo di realizzazione del progetto PLACE e al suo esercizio, in quanto tale quadro potrebbe essere differente da quanto ora rappresentato. Inoltre, in generale, si condividono le considerazioni avanzate dalla competente Soprintendenza ABAP relativamente alla numerosa presenza di piattaforme nelle vicinanze di Viviana 1 e l’opportunità, pertanto, di valutare congiuntamente agli altri Ministeri competenti la dismissione dell’intero sistema una volta terminato l’utilizzo minerario delle piattaforme. – In ogni caso, sono fatte salve le indicazioni ai fini della tutela del patrimonio archeologico contenute nei pareri della Soprintendenza ABAP per le province di Chieti e Pescara e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, qui integralmente trascritti e condivisi dal competente Servizio II di questa Direzione generale ABAP.”

Tutto ciò premesso, costituente parte integrante e sostanziale della presente comunicazione, è risultata potenzialmente riutilizzabile, ai sensi dell’art. 5, comma 4, del D.M. 15/02/2019, la piattaforma:

– VIVIANA 1 (concessione: B.C5.AS.) – piattaforma monotubolare situata in Mare Adriatico, a circa 9 km al largo di Pineto (TE) – coordinate: Lat. 42,656403, Long. 14,155051 (data Base DGISSEG). La piattaforma è costituita da una struttura monotubolare e da un fascio di due condotte sottomarine collegate con la vicina piattaforma monotubolare “Fratello Nord”. Attualmente il pozzo “Viviana 1 bis”, contenuto nella piattaforma “Viviana 1”, attivo dal 1992, non è più in produzione dal 2008 e ha ottenuto l’autorizzazione alla chiusura mineraria con prot. 4387 del 26.02.2020. La piattaforma in questione è coinvolta in un progetto di ricerca industriale e sviluppo industriale ammesso al finanziamento MIUR, denominato “PON PLACE”, per la conversione di piattaforme off-shore per usi multipli ecosostenibili, che avrà durata di 18 mesi a partire dall’avvenuto completamente dell’installazione di tutti i sistemi a mare. La Società comunica che la chiusura mineraria del pozzo avverrà a conclusione del progetto di ricerca scientifica. Il progetto di ricerca è stato autorizzato con decreto MATTM n.2493 del 27.09.2018; i lavori di adeguamento degli impianti sono stati autorizzati all’esercizio con nota prot.7926 del 15.03.2021 dall’UNMIG dell’Italia Centrale.

Si comunica, pertanto, che le società o gli enti interessati al riutilizzo della piattaforma Viviana 1 in elenco, in possesso dei requisiti indicati dal D.M. 15/02/2019, possono presentare istanze ai sensi del citato decreto. 

Si ritiene che le indicazioni sopra riportate e contenute nei pareri della Sezione UNMIG dell’Italia Centrale e della Divisione V della DGCreSS di questo Ministero, e del Ministero della Cultura (DGABAP) siano da indicare come note a margine nel BUIG quale ulteriore informativa per i soggetti interessati alla presentazione di istanza di riutilizzo

Per approfondimenti si rimanda al sito UNMIG: http://unmig.mise.gov.it. E’ inoltre possibile, ai sensi degli artt. 8 – 12 del D.M.15/02/2019, richiedere la documentazione di dettaglio mediante la compilazione dell’allegato modulo da inviare alla DGISSEG (ex DGS UNMIG) (per il tramite della DGISSEG Div VII – UNMIG – Valutazioni e normativa tecnica nel settore georisorse – Pec: dgisseg.div07@pec.mise.gov.it).

Roma 28 giugno 2021

Il Direttore generale: GRILLO

 

Allegato A

ELENCO DELLE PIATTAFORME E INFRASTRUTTURE DA DISMETTERE MINERARIAMENTE

Aggiornamento al 30/6/2021

Parte a) – Elenco delle piattaforme e infrastrutture da rimuovere senza possibilità di riutilizzo

Nome piattaforma

Concessione mineraria

Operatore

Ubicazione
(Lat/Long WGS84)

Tipo piattaforma

Termine presentazione progetto di rimozione

ADA 3

A.C9.AG

Eni S.p.A.

45,183361 N
12,591176 E

Monotubolare

Presentato

AZALEA A

A.C8.ME

Eni S.p.A.

44,171769 N
12,714258 E

Bitubolare a portale

Presentato

PC 73

PORTO CORSINI MARE

Eni S.p.A.

44,385037 N
12,579101 E

Monotubolare

Presentato

 

Parte b) – Elenco delle piattaforme e infrastrutture da dismettere minerariamente ma con possibilità di riutilizzo con scopi diversi dall’attività mineraria di estrazione di idrocarburi

Nome piattaforma

Concessione mineraria

Operatore

Ubicazione (Lat/Long WGS84)

Tipo piattaforma

Termine presentazione istanza di riutilizzo

ARMIDA 1

A.C29.EA

Eni S.p.A.

44,475932 N
12,449540 E

Monotubolare

31/07/2021

REGINA 1

A.C17.AG

Eni S.p.A.

44,102781 N
12,834209 E

Monotubolare

31/07/2021

VIVIANA 1 (*)

B.C5.AS

Eni S.p.A.

42,65643 N
14,155021

Monotubolare

30/06/2022

(*) Nota informativa per i soggetti interessati alla presentazione di istanza di riutilizzo: parere tecnico della Sezione UNMIG dell’Italia Centrale di questa Direzione Generale nel quale viene rappresentato che: “Per quanto attiene la piattaforma “VIVIANA 1”, tenuto conto delle informazioni acquisite, non si ravvisano elementi ostativi alla possibilità di valutare la fattibilità di progetti per il suo riutilizzo anche per attività diverse da quella mineraria, sempreché appropriate e compatibili con le caratteristiche della struttura. Appare utile evidenziare lo stato della piattaforma riscontrato durante l’ispezione del 2017, con particolare riferimento al fenomeno della corrosione/ossidazione. Ad ogni buon conto si sottolinea il fatto che, al momento, la piattaforma viene utilizzata dalla Società Eni nell’ambito del progetto PON PLACE.”; parere della Divisione V della DGCreSS di questo Ministero che rappresenta “La Piattaforma “Viviana 1” presenta un discreto stato di conservazione, da quanto si apprende dalla documentazione visionata e dal parere espresso dall’UNMIG dell’Italia Centrale. Per quanto riguarda l’interferenza con aree marine protette, aree marine di pregio ambientale quali le Aree umide tutelate dalla Convenzione di RAMSAR, le Aree della Rete Natura 2000, le aree marine protette, le aree IBA presenti lungo la costa si rileva che le stesse non sono disturbate dalla presenza della piattaforma poiché questa è posta sempre ad una distanza maggiore di 3 km. Sulla base di quanto sopra si ritiene che vi sia la possibilità di riutilizzare la piattaforma “Viviana 1” anche per scopi diversi da quello minerario, tenuto conto anche del fatto dell’attuale inclusione di tale struttura nell’ambito del progetto di ricerca industriale e sviluppo industriale finanziato dal MIUR, denominato “PON PLACE”. Quanto sopra fatto salvo l’acquisizione delle autorizzazioni e nulla osta in materia ambientale nonché di tutte le misure di sicurezza delle persone e delle cose necessarie al fine della realizzazione del progetto in questione.”; parere del Ministero della Cultura (DGABAP) che esprime le seguenti valutazioni in merito al riutilizzo della piattaforma Viviana 1: -“ Qualora la procedura in argomento per l’inserimento della Piattaforma Viana 1 nell’elenco di cui all’art. 5 del DM 15/02/2019 sia finalizzata all’elaborazione di un progetto di riutilizzo integrativo rispetto a quanto già realizzato e sempre nell’ambito del progetto PON PLACE, da sottoporre alla valutazione delle competenti Amministrazioni ai sensi dell’art. 8 del DM 15/02/2019, non si ravvisano motivi ostativi per l’inserimento in elenco, fatte salve le valutazioni di competenza circa la compatibilità di tale progetto con la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, anche rispetto agli eventuali effetti cumulativi con altre strutture esistenti, e a condizione che, come anche richiamato dalla competente Soprintendenza ABAP, e in coerenza con quanto disposto dal comma 8, art 8, del DM 15/02/2019, al termine di tali attività le strutture siano rimosse e siano realizzate le opportune azioni per il ripristino dello stato dei luoghi. – Qualora, invece si intendesse iscrivere la Piattaforma Viviana 1 nel registro di cui sopra per prevedere un utilizzo differente da quello minerario a valle del progetto PON PLACE, ovvero successivamente al 2024, anno in cui si prevede la sua conclusione, si ritiene più opportuno che l’eventuale progetto di riutilizzo, da presentarsi ai sensi del DM 15/02/2019 entro dodici mesi dall’iscrizione della piattaforma nello specifico elenco, consideri dal punto di vista ambientale e paesaggistico, nonché delle condizioni della struttura stessa, un quadro aggiornato al periodo di realizzazione del progetto PLACE e al suo esercizio, in quanto tale quadro potrebbe essere differente da quanto ora rappresentato. Inoltre, in generale, si condividono le considerazioni avanzate dalla competente Soprintendenza ABAP relativamente alla numerosa presenza di piattaforme nelle vicinanze di Viviana 1 e l’opportunità, pertanto, di valutare congiuntamente agli altri Ministeri competenti la dismissione dell’intero sistema una volta terminato l’utilizzo minerario delle piattaforme. – In ogni caso, sono fatte salve le indicazioni ai fini della tutela del patrimonio archeologico contenute nei pareri della Soprintendenza ABAP per le province di Chieti e Pescara e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, qui integralmente trascritti e condivisi dal competente Servizio II di questa Direzione generale ABAP.”

 

Allegato B

FAC-SIMILE SCHEDA RICHIESTA DOCUMENTAZIONE PER RIUTILIZZO PIATTAFORME
E INFRASTRUTTURE CONNESSE

 

Nome piattaforma

Concessione mineraria

 

ANAGRAFICA RICHIEDENTE

Ragione sociale

Partita Iva

Indirizzo

CAP

Città

Provincia

Stato

Tel.

Cell.

e-mail

Pec

Sito Internet

 

Nominativo della persona di contatto

 

Funzione

 

 

DOCUMENTAZIONE RICHIESTA

 

Relazione tecnica con descrizione strutture

 

Disegni della struttura as built

 

Layout e disposizione apparecchiature

 

Schemi di marcia

 

Lista apparecchi/attrezzature

 

Pesi strutture e apparecchiature

 

Risultati ispezioni subacquee

 

Relazione tecnica di chiusura mineraria

 

Valutazione integrità strutturale piattaforma

 

Fotografie

 

Quadro ambientale

 

Altro

 

Il Legale Rappresentante (nome e firma)